Fotografo non indentificato, stampa alla gelatina ai sali d’argento (inserita in un album) 

Fondo fotografico “Carlo Vittorio Musso”

Fotografo non indentificato, stampa alla gelatina ai sali d’argento (inserita in un album) 

Fotografo non indentificato, stampa alla gelatina ai sali d’argento (inserita in un album)

La didascalia riporta “Ugo Ferrandi. Cap. dr. Bianchi. Com. Bertazzi, Afgoi” e identifica i tre soggetti ritratti. Al centro spicca Ugo Ferrandi, esploratore novarese presente in Somalia già alla fine del XIX secolo e fautore con Vittorio Bottego, esploratore e ufficiale di Parma, delle perlustrazioni delle valli dei fiumi Uebi Scebeli e Giuba.

Ferrandi operò in Somalia partecipando a quelle attività che permisero una conoscenza del territorio e che, spesso, si trasformavano, se non in spedizioni militari, in ricognizioni che anticipavano ed erano funzionali all’occupazione italiana vera e propria. Non è un caso che Ferrandi appaia in un album in cui, tra i luoghi citati (per esempio Afgoi e Baidoa) figura Lugh, villaggio la cui presa motivò la spedizione con Bottego del 1895. L’obiettivo era quello di trovare accessi praticabili alla vicina Etiopia e, nel piccolo centro non lontano dal confine, Ferrandi ebbe il compito di aprire una stazione italiana di cui rimase al comando fino al 1897.

Rimasto in Somalia, tornò a Lugh nel 1910 e nel 1913 dove venne nominato Commissario dell’Alto Giuba e, successivamente, della Somalia Settentrionale.

 

“Progetto promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura”