Scultura antropomorfa su vertebra animale (Ph. Marco Di Nardo – MAET)

Ex manicomio, prima metà del XX sec.

Scultura antropomorfa su vertebra animale (Ph. Marco Di Nardo – MAET)

Scultura antropomorfa su vertebra animale (Ph. Marco Di Nardo – MAET)

Aghi e porta aghi, coltelli (normali e a serramanico), forchette, cucchiai, pettini, pipe e sculture zoomorfe o antropomorfe. Tutti questi manufatti, circa un centinaio, sono stati realizzati in osso recuperato dalle cucine del Manicomio dai degenti che ne facevano un grande uso per le loro creazioni. Talvolta in serie, ma spesso esemplari unici con motivi incisi, scolpiti o dipinti, questi oggetti, tutti di autori ignoti, costituiscono la collezione che oggi chiamiamo “Art Brut” del nostro Museo.

In foto, possiamo ammirare la bravura dell’autore (o dell’autrice) che da una vertebra è riuscito a modellare più forme che si scorgono cambiando punto di osservazione: da un lato, un uomo seduto con le braccia alzate e, dall’altro, il profilo di un coniglio.

Questo oggetto è stato scelto e descritto da Gianluigi Mangiapane, assegnista di ricerca dell’Università di Torino, che da anni si occupa dello studio, della catalogazione e della valorizzazione delle collezioni “Art Brut” del Museo.