Carlo Sesti, negativo alla gelatina bromuro d’argento su lastra di vetro (positivo digitale)

Fondo fotografico “Carlo Sesti”

Carlo Sesti, negativo alla gelatina bromuro d’argento su lastra di vetro (positivo digitale)

Carlo Sesti, negativo alla gelatina bromuro d’argento su lastra di vetro (positivo digitale)

La fotografia immortala un ponte ferroviario costruito dalla “Compagnie du chemin de fer du Congo” per cui Carlo Sesti ha lavorato fra il 1900 e il 1919. La realizzazione di infrastrutture è sempre stata utilizzata come forma di colonizzazione di territori ed erano funzionali allo sfruttamento delle risorse e al trasporto dei beni dall’interno della colonia alla Capitale.

Il tracciare linee, segnare il territorio attraverso le azioni di mappatura e, appunto, la costruzione di strade e linee ferroviarie era uno dei modi attraverso cui le potenze europee riaffermavano la propria supremazia economica e tecnologica e ottenevano il controllo delle regioni e delle società che li abitavano. Gli spazi aperti attraversati da gruppi che intessevano fra loro relazioni fluide e in continuo mutamento venivano idealmente trasformati in territori “chiusi” e sotto il controllo dell’amministrazione coloniale e delle compagnie private che, in epoca coloniale, ebbero un ruolo cruciale nella conquista e nello sfruttamento del continente africano.

 

“Progetto promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura”