Le collezioni fotografiche sono costituite da più di 2.500 lastre di vetro e gelatina al bromuro di argento e da alcuni album fotografici.


Per quanto riguarda le lastre in vetro, la suddivisione è la seguente:

1) il fondo fotografico “Carlo Sesti”, che consta di 343 lastre risalenti all’esperienza dell’ingegnere modenese Carlo Sesti nel Congo belga di Leopoldo II a cavallo fra Ottocento e Novecento.

2) il fondo fotografico “Marro”, che consta di 519 lastre fotografiche (negativi, positivi  e diapositive su vetro) che documentano l’esperienza della M.A.I. (Missione Archeologica Italiana) in Egitto tra il 1913 ed il 1936 a cui partecipò il fondatore del Museo, Giovanni Marro, in qualità di antropologo. Inoltre, il fondo comprende poi più di 1.500 lastre che attestano i suoi diversi interessi scientifici: alcune foto documentano infatti il suo lavoro di psichiatra presso il Manicomio di Collegno (TO), le origini del Museo e i primi percorsi espositivi, gli studi antropometrici, ecc.

3) la collezione fotografica “Bicknel”, che è costituita da 140 lastre fotografiche (negativi) eseguite da Clarence Bicknel e Luigi Polloni sulla regione del Monte Bego, presumibilmente fra gli anni 1905 e 1913, riproducenti incisioni rupestri di epoca pre e protostorica.

 

Per quanto riguarda gli album fotografici, la suddivisione è la seguente:

1) fondo fotografico “Carlo Vittorio Musso” costituito da 79 stampe alla gelatina ai sali d’argento inserite in tre album. Gli album risalgono al momento in cui il governo italiano passò a una programmatica costituzione di uno stato coloniale vero e proprio in Somalia.

2) fondo fotografico “Bororo” su cui è in corso un lavoro di revisione e riordino.