Da “arte dei pazzi” ad art brut. Cambio di sguardi sugli archivi.

Nella seconda metà dell’Ottocento la psichiatria comincia a manifestare particolare interesse verso le produzioni degli internati nei manicomi come scritti, disegni, sculture, ecc. A Torino, Cesare Lombroso, Antonio e Giovanni Marro raccolgono e conservano questi materiali che oggi costituiscono un importante patrimonio custodito negli archivi del Museo di Antropologia criminale e del Museo di Antropologia ed Etnografia, del Sistema museale dell’Università di Torino. Nel corso del Novecento queste produzioni sono passate dall’essere mere manifestazioni della cosiddetta “arte dei pazzi” ad opere di Art Brut, riconoscendone così il loro valore artistico.
Testi: Mirta Bottai, Cristina Cilli e Gianluigi Mangiapane
Voci: Mirta Bottai, Gianluigi Mangiapane e Valeria Tardivo
Montaggio audio: Giuseppe Leonetti

 

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